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Report Rectal Cancer Show

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Il giorno 29 maggio si è tenuto, presso l’Università di Roma “Sapienza”, un convegno dal titolo “Rectal Cancer Show”. L’evento, dal format molto particolare (talk show) e ambientato nel suggestivo Teatro Ateneo di “Sapienza”, ha trattato il difficile argomento del cancro del retto,  dalla prevenzione al trattamento, coniugando formazione di altissima qualità e leggerezza.
L’incontro è stato organizzato da Giovanni Casella e Domenico Mascagni, Professori di Chirurgia Generale della Università “Sapienza” e ha visto la partecipazione di importanti esperti italiani di diverse discipline impegnati nella cura di questa malattia: chirurghi, oncologi, radioterapisti, radiologi, gastroenterologi. Tra questi, Massimo Carlini, presidente della Società di Italiana di Chirurgia, l’ex viceministro Pierpaolo Sileri, oggi al San Raffaele di Milano, Enrico Fiori, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell'Università di Roma Sapienza, Paolo Delrio del Pascale di Napoli, Lucia D’Alba del San Giovanni di Roma, Franco Corcione della Clinica Mediterranea di Napoli, Carlo Catalano presidente della European Society of Radiology.
Tra dibattiti, proiezioni di video e relazioni su nuovi approcci terapeutici per la cura della malattia, c’è stato spazio per momenti artistici: l’esibizione di MuSa classica (clarinettista Evohe Adone e pianista Lucia Carinci) che hanno interpretato arie celebri tratte da colonne sonore cinematografiche e la lettura del prof. Nicola Basso, emerito di chirurgia generale, dal titolo “L’altro Michelangelo è arrivato a Roma”.
Sono intervenuti a salutare l’evento la Magnifica Rettrice, Prof.ssa Antonella Polimeni, il Direttore Generale del Policlinico Umberto I, Dott. Fabrizio d’Alba e il Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Prof. Domenico Alvaro. La Rettrice ha voluto sottolineare come “questa iniziativa di divulgazione e sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto del cancro del retto incarna la funzione di terza missione dell’Università protesa verso la società civile” e inoltre 
 “è fondamentale sperimentare forme di coinvolgimento che rafforzino le competenze dei più giovani e avvicinino ad argomenti medici complessi anche i non addetti ai lavori”.
Il Direttore Generale dott. Fabrizio d'Alba ha detto "mi complimento per l'iniziativa che pone il paziente al centro del percorso di cura non trascurando la qualità di vita anche dopo gli interventi chirurgici. Il Policlinico Umberto I è impegnato per garantire approcci non solo multidisciplinari ma anche multiprofessionali per la presenza di medici, infermieri e fisioterapisti specializzati".


Lo spettacolo è stato impreziosito dalla partecipazione di Carlo Verdone che ha raccontato, tra le risate del pubblico, il suo rapporto con la medicina, partendo dalla prima diagnosi a 17 anni di sindrome ansiosa depressiva, passando per la laurea honoris causa in Medicina e Farmacia e finendo con la sua brillante diagnosi di tumore del retto ad un amico ristoratore. Il chirurgo  che lo opero gli disse:”Se lei è vivo lo deve a Carlo Verdone”. Otto anni dopo sta bene. Per ringraziarmi di avergli salvato la vita mi ha offerto una gricia, una sola, mica per tutta la settimana!”.

Per tutta la durata del congresso lo “Stand della prevenzione” ha fornito informazioni e suggerimenti a studenti e cittadini su come prevenire e riconoscere i tumori colo-retto-anali.

 INFORMATIVA TUMORI DEL RETTO: STATO DELL’ARTE

Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo e preoccupante aumento dei casi di tumori colo-rettali in Italia: secondo i dati AIOM, nel 2022, in Italia, sono state stimate 48.100 nuove diagnosi (erano 43.702 nel 2020) e nel 2023 circa 50.500 nuove diagnosi. In tre anni l’incremento è stato di circa 6.800 casi. Nel 2022 per tale patologia, sono stati stimati 24.200 decessi. È inoltre interessante segnalare la progressiva riduzione di età delle persone colpite.
Nell’ambito dei tumori colo-rettali, il tumore del retto rappresenta una sfida per il chirurgo. Infatti per l’aggressività biologica, per le caratteristiche anatomiche e fisiologiche (funzione di reservoir e di defecazione, continenza sfinterica), il suo trattamento è demandato a centri di alta specializzazione.
Grazie agli avanzamenti delle terapie mediche e di radioterapia, le strategie terapeutiche e i trattamenti vengono concordati da team multidisciplinari che coinvolgono la partecipazione di chirurgo, endoscopista, radiologo, oncologo, radioterapista.
La chirurgia negli ultimi anni è radicalmente mutata verso un approccio sempre più “gentile”, sicuro, conservativo e meno mutilante rispetto alla chirurgia del secolo scorso. In questa direzione vanno gli approcci mini-invasivi (laparoscopia) o attraverso gli orifizi naturali (chirurgia miniinvasiva transanale). Tutto ciò è reso possibile anche grazie agli avanzamenti tecnologici, si pensi al robot, alle nuove suturatrici motorizzate e all’utilizzo di coloranti fluorescenti.
Ad oggi abbiamo test di facile esecuzione che permettono di arrivare a diagnosi precoci di questi tumori. È dimostrato che il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci è in grado di ridurre la mortalità di circa il 30%. La colonscopia come metodica di secondo livello nei pazienti con ricerca del sangue occulto positivo, familiarità per tumori colo-rettali e over 55, è sicura ed efficace nella diagnosi e rilevazione di lesioni precancerose. Tuttavia, nonostante la promozione dei programmi di screening e i significativi vantaggi, l’adesione della popolazione rimane molto bassa.